Da giovedì 15 a domenica 18 febbraio allo Stadio del Nuoto di Riccione i Campionati Italiani open primaverili Lifesaving di Categoria FIN
Ben 1.543 atleti dagli Esordienti A ai Seniores si sfideranno in tutte le specialità del nuoto per salvamento
Oltre agli italiani, in gara gli atleti dei National Team Lifesaving di
Giappone e Germania e gli spagnoli
Saranno 1.543 i Lifesaver di tutte le età a sfidarsi allo Stadio del Nuoto di Riccione, da giovedì 15 a domenica 18 febbraio, nei Campionati Italiani open primaverili Livesaving di Categoria FIN. Tutti in acqua a Riccione, in varie specialità e in tutte le categorie agonistiche (Esordienti A, Ragazzi, Juniores, Cadetti e Seniores).
Per disputare questa manifestazione federale, le piscine dello Stadio del Nuoto di Riccione rimangono chiuse al pubblico dalle ore 14 di mercoledì 14 febbraio a domenica 18 febbraio compresa. Ingresso libero in tribuna.
Nuoto con ostacoli, trasporto manichino, percorso misto, trasporto manichino
con pinne, manichino con pinne e torpedo, Super lifesaver, staffetta con
ostacoli 4x50, staffetta manichino 4x50 e staffetta mista 4x50: saranno queste
le gare in cui si cimenteranno gli atleti, in squadra o singolarmente, nelle
quattro giornate di gare.
In questo campionato italiano Open non ci saranno in gara solamente le società
sportive italiane. Già da lunedì si allena allo Stadio del Nuoto di Riccione il
Japan National Team Lifesaving ; arriveranno per le gare anche il Germany National
Team Lifesaving e, dalla Spagna, gli atleti del Vallecas Sos e dell’Alcarreño
De Salvamento.
“E’ sempre bello ospitare a Riccione queste competizioni nazionali – dice Giorgio Gori, vicepresidente della Polisportiva Riccione, ma anche responsabile federale della Didattica del Nuoto per Salvamento -. Sono giornate intense, che necessitano di grande organizzazione e in cui tantissimi atleti raggiungono Riccione per migliorarsi, confrontarsi e battere record. Ma in realtà queste gare hanno come obiettivo principale imparare a salvare la vita alle persone che si trovano in difficoltà in acqua. Il nuoto per salvamento è una disciplina dura e non ha velleità olimpiche, eppure viene praticata con grande passione in tutta la Penisola. Le gestualità e l’utilizzo di mezzi e materiali ausiliari come torpedo, manichini, tavole, saranno quelli che molti di questi ragazzi useranno in futuro per il loro lavoro”.